sabato 5 novembre 2011

Immagini non pubblicabili

Uno dirà, certo che sono impubblicabili, non si possono guardare, sono storte, i toni sono bruciati e illeggibili, la scena non ha significato, non trasmette nulla. Chi non ha delle immagini che rientrano nelle categorie precedenti? Facendo un forte sforzo di auto censura anche il piu' entusiasta dei fotografi include, qualche sua foto, tra quelle impubblicabili. Anche io ne ho, senza dubbio in numero maggiore di quelle, a mio giudizio, pubblicabili. E qui ho fatto anche sfoggio di immensa modestia. Ma non e' di questo che voglio parlare, ma voglio parlare di due categorie di foto non pubblicabili.
Oggi sono andato a comprare l'ultimo disco, uscito recentemente, di Lou Reed & Metallica: Lulu, un doppio cd che sto ascoltando, era tantissimo tempo che non acquistavo dischi. Lou Reed e' uno dei miei musicisti preferiti, lo seguo dagli anni delle medie, accidenti quanto tempo, l'ho visto in concerto. Insomma per me e' un  grande. Anni fa, ha esposto le sue fotografie a Milano, grazie ad una parentela con l'organizzatore della mostra, assieme alla mia famiglia, sono stato invitato alla vernice.
Catalogo Mostra Lou Reed Milano 2007
Mi trovo nelle sale dell'esposizione con mia moglie, mio figlio, il fotografo Guido Harari e Lou Reed e nessun altro, inizio a scattare, dopo qualche minuto arriva Nanda Pivano e io li a fotografare.
Sono forse il primo che si fa firmare il catalogo. Poi la notizia, mi chiedono, per cortesia, di non pubblicare le foto. Li per li' non ho pensato bene a ciò  che significava quella richiesta e ho acconsentito di buon grado. Non le potrò pubblicare, pero' le potrò far vedere in privato ai parenti e amici come facevo molto tempo fa con le mie prime foto, rimanevano confinate in un ambiente privato.
La seconda categoria: l'anno scorso, alla stazione di Lucca, di ritorno dalla Mostra del Circolo Fotografico
MicroMosso dove era esposta una mia foto, il mio sguardo viene attratto da un uomo che sale le scale con passo arzillo e con delle borse che scopro piene di libri, continuo a seguire il suo camminare, il signore si posizione alle nostre spalle, confido a mia moglie: "dietro di noi c'e' Gianni Berengo Gardin", lei non e' fisionomista e mi dice: "chiediglielo", esito un po', mi presento, "complimenti, Maestro, piacere di conoscerla", lui, molto distintamente, si presenta e mi stringe la mano e cordialmente mi saluta, la mia mano e la mia testa erano impegnate, la macchina fotografica non era lontana, era nella borsa che stava appoggiata alla mia spalla, mi sarebbe piaciuto avere una foto con il Maestro, intanto il treno apriva le sue porte.
Come per l'occasione precedente posso solo raccontare.
Dimenticavo: il disco mi piace.


lunedì 24 ottobre 2011

Corridoi


Manicomio Criminale Reggio Emilia Maggio 2008
Mi sono accorto mettendo un pò d'ordine nelle mie fotografie, cercando di mettere un po' d'ordine, di essere attratto fotograficamente dai corridoi, forse non me ne sono mai reso conto se non appunto cercando di fare ordine, spesso fotografo questi elementi architettonici attratto dalle luci, dalle lunghezze, dalle persone che in lontananza li attraversano oppure dalla loro prospettiva, non so se questa predilezione fotografica abbia delle implicazioni psichiatriche,  indagherò meglio che nesso ci possa essere. Questa a sinistra e' stata scattata a Reggio Emilia all'interno del manicomio criminale, ricordo che da bambino con mia madre che mi portava a fare allenamento di basket nel vicino palazzetto dello sport  dovevamo costeggiare la costruzione e io avevo sempre un grande timore, dalle finestre provenivano, a volte, urla e rumori sinistri.
Entrandovi successivamente e' stata come una liberazione. Un po' come scaricare una tensione accumulata molto tempo prima e mai compresa appieno.
Palazzo Magnani Reggio Emilia

Palazzo Magnani Reggio Emilia  
Le due immagini, del Dicembre 2007, qui riportate ritraggono lo stesso corridoio, all'interno di Palazzo Magnani da punti diversi, ovviamente non era consentito fotografare, ma era troppo invitante questo corridoio deserto con tutte quelle foto in bianco e nero appese alle pareti.
E' stata una soddisfazione, a sviluppo ultimato, vedere queste due immagini.







Piazza Navona Roma
Ricordo che per questa immagine ho fatto diverse prove di ripresa. includere l'arco della volta, che probabilmente avrebbe reso meglio la composizione significava pero' distorcere le linee del portale, insomma ho provato diverse inquadrature senza mai scattare provando e riprovando.
Poi mi sono accorto che la statua sullo sfondo richiamava una grande senso di attesa, attesa che arrivasse qualcuno, che succedesse qualche cosa, alle mie spalle avevo il clamore di Piazza Navona piena di turisti intrattenuti da artisti di strada e li' davanti a me una calma che contrastava con quanto avevo alle spalle.
Ho finalmente scattato, e il senso di attesa si e' affievolito, quasi dissipato con il click del mio dito sul pulsante di scatto.








Chiostri S.Pietro Reggio Emilia Maggio 2010
Annualmente in occasione della settimana europea della fotografia mi reco nella mia città natale a visitare le mostre.
Per la prima volta si poteva percorrere, vistando le mostre, il primo piano di questa imponente struttura ecclesiastica.
Vagando per i corridoi mi si para davanti un immagine di un video con davanti due visitatori.
Ho scattato senza tanto pensare a cio' che facevo ed e' risultata questa immagine.











Chiostri S.Pietro Reggio Emilia Giugno 2011
Chiostri S.Pietro Reggio Emilia Giugno 2011




Vuoto e pieno, presenza e assenza, due scatti ripreso dallo stesso punto, ma con una caratteristica che connota diversamente il corridoio nella prima la prospettiva e' vasta, nella seconda, l'intrusa, la preclude, ma al tempo stesso riempie il corridoio, lo anima ne modifica la luce.

Chiostri S.Pietro Reggio Emilia Giugno 2011
Chiostri S.Pietro Reggio Emilia Giugno 2011
  
Chiostri S.Pietro Reggio Emilia Giugno 2011B

Chiostri S.Pietro Reggio Emilia Giugno 2011





































Ancora presenze assenze in questo stabile pieno di lunghi corridoi, ma anche luci ed ombre

lunedì 19 settembre 2011

Fronte e Retro

Abitualmente ciò che attira la mia attenzione, quando guardo una fotografia, é l’immagine, e ci mancherebbe altro é la caratteristica principale di un’immagine fotografica.
Nelle fotografie recenti, quelle scattate con macchine fotografiche digitali, esiste il file Exif che accompagna l’immagine: il file contiene una serie di informazioni degli attributi dell’immagine. Nelle fotografie d’epoca o non recenti, quelle stampate, per intenderci, esiste anche il retro, la faccia oscura che manca in originate da apparecchi digitali.
Spesso anche il retro ha il suo fascino, si possono desumere alcune informazioni: l’anno dello scatto, chi e’ stato ritratto, il luogo, il fotografo che ha eseguito la ripresa tutto ciò', qualora esista é demandato al possessore della foto e alla sua pazienza nel riportare i dati. 
Questo retro, secondo me, é quanto mai singolare. Non tanto per la pubblicità dello studio fotografico ma per il messaggio pubblicitario. L’immagine potrebbe essere collocata temporalmente tra le due guerre mondiali. Il cognome del fotografo, tradisce una discendenza ebraica, chissa’ se la sua attivita’ nel tempo e’ proseguita catturando tutto cio’ che capitava a tiro del suo obiettivo.


mercoledì 31 agosto 2011

Riforma delle Pensioni

Riforma delle Pensioni
Il governo dopo tanti tentennamenti ha deciso di mettere mano alle Pensioni.
Allarme sulla costa Romagnola.
Roma 31 Agosto 2011 - Si potrà accedere alle Pensioni solo e solamente dopo aver superato un’età: per i maschi di 73 e per le donne di 71. Per i maschi, oltre a presentare il documento di identità, dovranno presentare anche il foglio di congedo, saranno ammessi solamente 2 nipoti ad ospite. Tra i maschi: chi avrà partecipato a raduni di Alpini, Bersaglieri, Carristi e Carabinieri dovrà pagare una leggera sovrattassa di 4 € forfettaria per tutto il periodo che finirà nel fondo sostegno parenti dei Crociati. La comunità europea, il parlamento europeo e la BCE hanno espresso un sincero ringraziamento al Governo Berlusconi per aver finalmente, dopo tanti inviti, messo mano alla Questione Pensioni. Le associazioni militari esprimono grande rincrescimento per l’iniqua tassa applicata, chiedono come mai l’Artiglieria sia esclusa da questo balzello. Reazioni indignate dai Sindacati riformisti (CISL-UIL) che chiedono le modalita’ di accesso alle Pensioni degli obiettori di coscienza, imbarazzato il Ministro Sacconi. l’UGL chiede di estendere il balzello ai Paracadutisti noto bacino di utenza di questo sindacato, Il sottosegretario Giovanardi, sfoggiando un basco amaranto, si e’ detto perplesso.

lunedì 4 luglio 2011

Le due storie





















Queste due fotografie hanno diverse cose in comune: sono entrambe in bianco e nero, ritraggono persone e appartengono, grosso modo, alla stessa epoca, hanno quasi la stessa dimensione, ma la loro provenienza e’ diversa, almeno il loro giungere a me ha seguito strade diverse.
Una l’ho ritrovata all’interno del portafoglio di mio padre, l’altra l’ho recentemente acquistata su una bancarella ad un mercato dell’antiquariato. Un altro punto in comune: ora appartengono allo stessa persona.
L’elemento che mi piacerebbe analizzare e’ la storia dei personaggi ritratti.
In generale le fotografie servono a documentare, rappresentare e illustrare avvenimenti, sensazioni, stati d’animo, fermano un momento della vita. Spesso, però, viene dimenticata la storia che le immagini possono evocare a chi conosce la persona, in questo caso, e l’indifferenza che incontrano nei riguardi di chi non ha memoria della persona ritratta
Una delle persone ritratte nelle immagini che propongo e’ a me conosciuta, l’altra no, eppure entrambe hanno avuto una storia, una vita, un percorso, una rimane viva nei ricordi, l’altra cade nell’oblio.
In questo contesto, la storia della persona conosciuta ha una memoria, l’altra si e’ persa.
La prima foto e' della mia nonna Marietta (Maria), non era tanto alta, la mamma di mio papa', una donna molto vitale, arzilla, generosa e affettuosa. Aveva due occhi molto belli sempre attenti.
La seconda foto....., rischierei di fermarmi qui, vorrei darle una storia e non lasciarla ammuffire in un cassetto: Piero, lo zio di Armando, il vicino di casa quando abitavo a Reggio Emilia, la foto risale a quando il Caporale Piero faceva il militare, ha fatto gli ultimi 6 mesi di guerra, poi e' tornato a casa, per fortuna.
La Nonna faceva dei buonissimi capeletti, per Natale tutta la famiglia si ritrovava a casa sua, era una gran festa, il pomeriggio della vigilia ci portava, noi nipoti, a vedere un grande Presepio.
Piero e' tornato in fabbrica a fare l'operaio alle Reggiane e raccontava spesso ad Armando di quando era in guerra e guidava i camion, in pochi a quei tempi avevano la patente.
Forse ho dato una storia alla seconda foto. Vai Piero e vai nonna Marietta.

venerdì 1 luglio 2011

Sequenza 1


Una serie di immagini scattate all'interno di un negozio di Londra mentre aspettavo il resto della famiglia. Mi sono trovato su una panchina all'interno di questo negozio proprio davanti ad un tunnel tra due file di appendi abiti pieni di vestiti. Ero un po' fuori contesto, in generale non mi piacciono molto i negozi molto grandi, con enormi spazi, ho trovato un posto appartato e mi sono messo a scattare qualche foto. L'appostamento era favorevole, ero molto discreto, non mi vedeva nessuno.Quasi un'entita' astratta e avulsa dal resto dell'ambiente con il solo intento di documentare.

venerdì 24 giugno 2011

Incontrando Mario Dondero

Ieri sera ho incontrato Mario Dondero un arzillo fotografo di 83 anni che ancora gira per luoghi insicuri e bellicosi, recentemente e' stato in Afganistan, collabora con Gino Strada per Emengency, insomma continua a fare la sua professione di giornalista fotografo. E' una persona molto mite e credo riservata, ma dalle sue parole si ricava una grande passione, che trasmette, per il suo lavoro e per la giustizia sociale. Ha fatto il partigiano in val d'Ossola, e' stato in Vietnam, ha documentato il maggio francese e ha ritratto molti grandi personaggio del '900, ma mantiene una grande umilta' e un grande raziocinio. Durante la chiacchierata, nel programma delle serate estive modenesi, sono state proiettate alcune delle sue foto, l'elemento comune che le univa era la sensibilita' con cui il fotografo si approcciava alla scena e come, il soggetto veniva rappresentato. ha raccontato diversi episodi della sua vita di fotoreporter e anche fatto molte considerazioni sulla comunicazione e sugli strumenti comunicativi. Dato che e' anche giornalista, ha scritto su l'Unita', Diario, l'Avanti.
Vi segnalo un recente articolo apparso sul Corriere della Sera che lo descrive molto bene.

Alla fine della conferenza mi sono fatto firmare il libro a lui dedicato editato da Bruno Mondadori, e' stato estremamente gentile e abbiamo scambiato due chiacchiere. Insomma un personaggio con la testa sulle spalle e con ideali molto radicati e profondi. Ha detto che lui sara' sempre dalla parte degli immigrati, dei rifugiati, dei precari, penso sia un ideale molto importante a volte smarrito. Una serata edificante.

domenica 19 giugno 2011

I Leica

Alla fine l'ho presa, era tempo che avevo il desiderio di possedere una Leica, ma una cosa e' il desiderio una cosa sono i fondi disponibili per fare che il tutto diventi realtà, un amico del M.A.O. mi fatto una proposta, mi proponeva la sua Leica ad un prezzo interessante. Finalmente e' arrivata tra le mie mani, la vedete qui davanti alla videata del blog, modello M4-P corredata da un obiettivo Elmarit 90mm, f 2,8 con il suo paraluce. Ieri il primo ed unico scatto. Il tempo e' tiranno.

venerdì 3 giugno 2011

Il M.A.O.

Ho iniziato a fotografare intorno ai 18 anni, adesso ne ho un po’ di più, inizialmente e fino all’avvento di internet ho sempre fatto vedere le mie foto solamente allo stretto ambito famigliare e a qualche amico. Ho iniziato con l’analogico, non avevo alternatve, e continuo. Poi, utilizzando la rete, ho cominciato a caricare le mie foto su siti di comunità fotografiche sul Web, per fare le cose in grande subito un sito internazionale, ho attivato relazioni con altri utenti, per lo più italiani, con alcuni ci si sente ancora. Dopo qualche tempo trasferimento di gruppo su altro sito internazionale: usefilm con conseguente allargamento delle relazioni. Partono i primi raduni: Milano (2004), Modena (2005), Cagliari (2005), Verona (2005), Torino (2006). In questa atmosfera di comunità, con alcuni amici fotografi, fondiamo “il M.A.O.”: Movimento Analogico Oltranzista, tutti gli affiliati continuano, indefessi, ad acquistare pellicole in bianco e nero sorreggendo abbondantemente le sorti della Ilford, addirittura qualcuno osa cimentarsi con il banco ottico o si compra una Rollei biottica costruita lo stesso anno della sua nascita. Si respirano gli effluvi dei chimici rintanati nei bagni, di notte, sperando che il reso della famiglia vada a letto presto. Il Rodinal va a ruba, si scandagliano i fondi di magazzino dei negozi fotografici. Appena stappato il Rodinal ha quel “profumo” inebriante.
Non esiste un atto costitutivo del Movimento e nemmeno un codice etico (va molto di moda oggi), ma noi siamo demodè, unica consegna imperativa, usare macchine a pellicola e preferibilmente in bianco e nero, si tollerano le pellicole a colori. Non si possono citare gli appartenenti al movimento, si vive in clandestinità. Si comunica spedendo messaggi in bottiglie di Rodinal d’annata che il più delle volte non arrivano a destinazione. Le occasioni di incontro tra gli aderenti sono rare e segretissime, a volte consentono di produrre scatti fantastici che non vengono resi pubblici, la morsa digitale potrebbe fagocitarli.

martedì 31 maggio 2011

Ohh ragazzi abiam pareggiato 4 a 0

Questa immagine e' stata scattata qualche tempo fa, non avevo nessuna intenzione di pubblicarla, ma dopo l'esito dei ballottaggi di ieri e la battuta di Bersani, sul pareggio 4 a 0, ho pensato bene di pubblicarla, non che ci sia troppo da essere felici, ma un passo e' stato fatto.

domenica 29 maggio 2011

Qualche scoperta

Domenica scorsa sono andato a Reggio Emilia, la mia citta' natale per visitare con calma le mostre all'interno della rassegna fotografia europea tra alcune mostre che mi hanno lasciato indifferente ho avuto qualche sorpresa: la mostra dedicata a Mario Dondero mi ha impressionato, un giornalista fotografo nato nel 1928 d'assalto, una bella intervista all'ingresso della mostra lo presenta molto bene, ma sono le sue fotografie che lo rappresentano ancora meglio.
Bianchi e neri molto intensi, ritratti di personaggi conosciuti e di operai sconosciuti pero' tutte le foto sono molto curate. Una bella mostra corredata da un video degli anni 60 che racconta la provincia di Reggio Emilia,la nascita delle cooperative e il grande fermento che il periodo ha avuto.












Oggi sono andato in libreria e mi sono comprato un libro recentemente uscito che parla di lui.








Un'altra inaspettata sorpresa sono state le foto della mostra di Stanley Kubrick
Le immagini sono di un grande realismo, penso siano state tutte ristampate recentemente, ma mantengono tutto il fascino degli anni che raccontano: 1945-1950.

sabato 21 maggio 2011

Ad una conferenza di Olivo Barbieri

Mercoledì scorso la mia quotidianità fotografica mi ha portato ad assistere ad una conferenza/proiezione di Olivo Barbieri, fotografo di Modena, meglio di Carpi, che dal 1977 svolge la sua attività, ha iniziato con una mostra chiamata Flipper la cui introduzione al catalogo e' stata scritta da Franco Vaccari, altro fotografo modenese, e' stato allievo di Luigi Ghirri, fotografo reggiano/modenese. La conferenza e' stata molto interessante anche perché Olivo, lo chiamo per nome perché nel cognome siamo omonimi, ha sempre un atteggiamento molto amichevole e non se la tira.
Guardate il suo sito. Ha proiettato durante la serata circa 300 immagini, dalla serie Flipper a una selezione dei lavori site_specific. Questi ultimi lavoro sono imperniati sulla ricerca del paesaggio, credo che abbia fatto un lavoro interessante, il suo punto di vista e' insolito e privilegiato, scatta dall'alto, solitamente da un elicottero. A questo proposito volevo chiedere, dopo che avete visto un po' delle sue immagini, cosa ne pensate, io ho la sensazione che il suo sguardo sul paesaggio e sulla società sia un pò distaccato, quasi una documentazione asettica della modernità, mi piacerebbe conoscere il vostro parere.

mercoledì 18 maggio 2011

Pensando a Ghirri

Quest'autunno, una gita a Riccione, una bella passeggiata di piu' di un ora sulla spiaggia sferzata da un bel vento frizzante. Nello scattare questa foto ho pensato a Ghirri che ha realizzato diverse immagini con questo scenario, ovviamente non mi paragono a lui, ma mi sono ricordato dei suoi scatti.

domenica 15 maggio 2011

FotografiaEuropea lo sviluppo - Rollei biottica

Come dicevo piu' sotto la mia gita a Reggio Emilia non mi ha dato la possibilita' di visitare molte mostre, ma ho realizzato alcune foto con la mia Rollei biottica. Mi ha anche dato la possibilita' di rivedere dopo un po' di tempo l'amico Giuliano, valente fotografo che ha esposto alla kermesse reggiana.



lunedì 9 maggio 2011

FotografiaEuropea

Sabato sono stato a Reggio Emilia in occasione delle rassegna Fotografia Europea, l'idea era di visitare le tante mostre sia di nomi noti, ma ance di meno noti, e' andata a finire che ho girovagato per la citta' vedendo pochissime mostre e scattando diverse foto, vorra' dire che ritornero' per la visita. La foto e' dell'anno scorso

venerdì 6 maggio 2011

Manifestante

Oggi, 6 maggio, non ho fatto foto, ma il luogo e la situazione della foto sono identici a dove sono stato questa mattina.