Mercoledì scorso la mia quotidianità fotografica mi ha portato ad assistere ad una conferenza/proiezione di Olivo Barbieri, fotografo di Modena, meglio di Carpi, che dal 1977 svolge la sua attività, ha iniziato con una mostra chiamata Flipper la cui introduzione al catalogo e' stata scritta da Franco Vaccari, altro fotografo modenese, e' stato allievo di Luigi Ghirri, fotografo reggiano/modenese. La conferenza e' stata molto interessante anche perché Olivo, lo chiamo per nome perché nel cognome siamo omonimi, ha sempre un atteggiamento molto amichevole e non se la tira.
Guardate il suo sito. Ha proiettato durante la serata circa 300 immagini, dalla serie Flipper a una selezione dei lavori site_specific. Questi ultimi lavoro sono imperniati sulla ricerca del paesaggio, credo che abbia fatto un lavoro interessante, il suo punto di vista e' insolito e privilegiato, scatta dall'alto, solitamente da un elicottero. A questo proposito volevo chiedere, dopo che avete visto un po' delle sue immagini, cosa ne pensate, io ho la sensazione che il suo sguardo sul paesaggio e sulla società sia un pò distaccato, quasi una documentazione asettica della modernità, mi piacerebbe conoscere il vostro parere.
Mi ero imbattuta in questo fotografo già qualche tempo fa ed avevo notato anch'io tutte queste foto "site specific" riprese dall'alto. Certamente, non molti possono intraprendere tutta una serie di riprese aeree di paesaggi e città metropolitane e, per questo, tutta la sua produzione, la sua ricerca, organicamente, ha un notevole significato... però, per il MIO sentire, foto molto particolari, sì,belle, sì... ma fini a se stesse: quanto distacco dalla realtà!
RispondiEliminaHo riguardato il sito linkato... sempre un bello spettacolo, cmq!!!
Anche a me piacerebbe sentire altri pareri,
Susanna
ho dato una rapida scorsa alle varie gallerie, modena e catania in particolare. c'è sicuramente un lavoro di ricerca e di stile dietro ai lavori, però non tutto è di mio gusto, soprattutto le immagini più tendenti all'opera grafica (modena, l'aquila). la serie di catania è migliore, imho, soprattutto dove riesce a cogliere un'interpretazione astratta del paesaggio, cosa però che non sempre è vera. e allora ha ragione susanna, distacco dalla realtà e lavori fini a sé stessi
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