Per questa edizione sono partito da Modena attrezzatissimo: molti armamentari fotografici che hanno solamente contribuito ad affaticarmi la schiena, porto sempre troppa attrezzatura, per usarla in modo esiguo, ma il pezzo forte e' un piccolo libriccino della collana FotoNote della Contrasto quelli con la copertina color amaranto. Non volevo avere sorprese nel caso si concretizzasse un incontro.
La mostra di MicroMosso si inaugura il sabato pomeriggio, successivamente c'e' una cena conviviale. Solitamente la mattina della domenica i più' arditi si accordano per fare qualche scatto per la città , io sono sempre tra loro. Qualche SMS per accordarci su dove trovarci.
All'appuntamento pero' non trovo nessuno, la sala della mostra era ancora chiusa, faccio qualche foto in piazza e mi squilla il telefono, Libero, un amico di vecchia data, mi chiama al cellulare e mi dice "corri, corri alla sala della mostra e chiama più gente che puoi" e riattacca. Un po' sorpreso da questa richiesta mi affretto, incontro Fiorella tutta agitata che mi dice "fai presto, fai presto sta arrivando il maestro". Penso: bah! la cena deve aver lasciato qualche conseguenza.
In lontananza vedo arrivare Libero, Antonio e un signore con cappotto e coppola verde che lentamente, sul corso completamente vuoto, si stanno dirigendo verso di noi, immagino chi sia lo sconosciuto, scatto qualche immagine. Intanto arrivano anche Paolo (il presidente del Circolo Micromosso) Susanna e Leone.
Il maestro era stato intercettato mentre passeggiava per Lucca ed invitato a visitare la nostra mostra, il trio si avvicinava sempre più, e la mia speranza diventava sempre più realtà , lo sconosciuto era Gianni Berengo Gardin, che avevo già intercettato per ben due volte a Lucca, ora lo avevamo vicino e potevamo parlargli.
Ma cosa centra il libretto amaranto? Beh la mia speranza ha avuto soddisfazione, mi sono portato il libro da casa nella speranza di poter incontrare Berengo Gardin che ammiro per la sua concezione di fotografia, un incontro sperato e concretizzato.
Ecco la documentazione fotografica:
Foto di Libero Api |
Foto di Leone Nottoli |
E pensa che a me è passato sotto il naso in Piazza San Michele, venendo via quindi dalla sala della Mostra. L'ho scrutato mentre arrivava e poi mentre si allontanava pensando: "Ma guarda che bel personaggio con coppola!" Non ricordo chi era con me, ma mi dice: "E' il Berengo Gardin!"
RispondiEliminaIl resto è storia! E tu l'hai raccontata proprio bene... Ciao Enrico. gigi bianconi
Ciao Gigi, grazie per l'apprezzamento.
RispondiEliminaIn effetti questo e' il terzo anno che lo incontravo, il primo alla stazione nel quale mi sono presentato dandogli la mano, che non mi sono lavato per diverso tempo, ;-)
L'anno successivo l'ho incontrato in Pazza San Michele.
Ho pensato non c'e' due senza tre.
Ciao.
enrico (ventrix)
da mo' che lo dico che a non venire a lucca mi perdo un casino di cose interessanti...
RispondiEliminaverrà ben il giorno :-)
ciao enrico!