sabato 12 ottobre 2013

Scozia


Era da lungo tempo che intendevo visitare la Scozia: la terra dei Pitti che i romani non sono mai riusciti a colonizzare, la terra di William Wallace, di Sean Connery, del Rugby, del whisky, di Higlander, delle cornamuse. Sono riuscito a coronare il sogno e per la prima volta ho guidato per circa 1000 miglia un auto con guida a destra tenendo la mano mancina, non e' stato semplice, ma ci sono riuscito. Non faro' un resoconto del viaggio, ma illustrerò' le sensazioni che mi si sono presentate e che risiedono nella memoria.
Vento e Birra Edimburgo
I cieli: cosi' ampi e vasti anche durante rovesci di pioggia, l'occhio ha la grande possibilita' di scrutarli ed ispezionarli in vastità' di cogliere gli spazi blu tra le evoluzioni delle nuvole, il cielo si amplifica nei riflessi dei laghi e del mare generando un pavimento di nuvole e blu veramente accattivante. Ci si trova a rimirare il cielo cosi' diverso e luminoso rispetto a come si e' abituati e si rimane quasi interdetti, sembra di non aver mai visto un cielo cosi' ampio, e accogliente.

Il vento: e' una presenza quasi costante al quale spesso non si fa caso, ma che accompagna e guida. Ho sempre avuto la sensazione che il vento pulisca la mente, abbia la capacita' di spolverare i pensieri e dissolverli all'esterno, per me e' una sensazione piacevole che ti avvolge.

L'erica: arrivando alle Highlands, provenendo da Sud si ha l'immediata consapevolezza di un cambiamento di paesaggio, le montagne diventano più' alte e più' scoscese, le coltivazioni lasciano spazio ai pascoli, le pareti dei monti hanno tutte un tono violaceo che tende al rosso: le piccole piante che popolano i pendii montuosi sono di erica, si estendono a perdita d'occhio connotando questo paesaggio di colori diversi dal vicino sud della Scozia.

Mare
Il mare: e' un mare diverso dal nostro, piu' impetuoso, le spiagge sono vastissime, le maree hanno escursioni considerevoli, quando il mare si ritira per la bassa marea dona una spiaggia molto larga che chiama a lunghe passeggiate, e' un mare un po' grigio che nasconde potenza e vigore. E' un mare freddo che cede pesci e crostacei possenti e saporiti, ottimi al palato.

I laghi e i fiumi: viaggiando e' una compagnia averli a fianco, le strade li costeggiano e li delimitano, sono tantissimi: grandi, piccoli, lunghi corti, calmi, mossi. L'acqua dei torrenti e limpida e cristallina e taglia i prati verdi.

Il salmone: avendo soggiornato in B&B il pesce arancione fa la parte del leone in tutte le colazioni che ho fatto. E' un pesce buonissimo sia esso affumicato oppure servito con le uova sbattute oppure a fette sottili. Una prelibatezza.

I castelli: nella categoria metto anche le abbazie e le chiese scoperchiate, i castelli sono sia abitati che non, ciascuno ha il suo fascino, ma quelli ridotti a ruderi hanno un'attrazione particolare, sembra proprio di essere immersi nel periodo storico del castello, non importa avere altri visitatori al fianco o vicini, ci si cala nella parte.

La gente: con coloro con cui sono venuto a contatto ha un approccio molto gentile e cordiale senza essere mielosi. Nei piccoli paesi questi aspetti si amplificano leggermente, un'altra cosa che ho rilevato e' l'estrema puntualita', se la cucina chiude alle 21, chiude alla 21, non c'e' nulla che tenga.

Il whisky e la birra: vera arte, ho visitato una distilleria e la lavorazione e' impressionante i passaggi sono molteplici e il processo di invecchiamento e' affascinante e complesso, gli aromi si sprecano, le tipologie di distillato sono molteplici e tutte con caratteristiche di sapori diverse. Una buona degustazione non si rifiuta mai, anche i colori sono diversi ed intensi. Per la birra il lavoro e' minore entrambe le bevande derivano dallo stesso prodotto: interminabili distese di orzo, interminabili.

Visto che li Blog e' incentrato sulla quotidianità' fotgrafica inserisco alcune immagini che tentano di illustrare cio' che ho scritto.

St. Andrew















Wisky
Laghi
Higlands
Ritornato dal viaggio riprendo, limitatamente a disponibilità' economica e di tempo, la mia ricerca di fotografie. Girando per un mercato di antiquariato scovo una bella immagine di uno scozzese in alta uniforme con tanto di kilt, scarpe d'ordinanza con ghette da parata, accidenti, penso, la debbo prendere, tratto un po' sul prezzo, vedo che sul retro e' scritta a mano, ipotizzo possa essere degli anni successivi alla fine della seconda guerra mondiale. Il fotografo e' di Glasgow (the elite photo co. 92 saucmiemall glasgow). Con mia grande sorpresa la foto e' stata spedita dalla Scozia alla signora Albina Cocozza di Luigi. Filignano (Campobasso) dal figlio Antonio. Un Higlianders de noaltri. 
Immagino Antonio, emigrato dal nostro sud nell'alta Albione e nell'industriale Glasgow che manda a casa la sua foto con gli indumenti tipici della terra dove e' stato costretto ad andare, mi ha fatto molta tenerezza questa immagine maggiormente quando ho letto bene il retro.
Fronte 

Retro

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