
Quest’anno mi sono recato su quei luoghi descritti in molti libri ed in altrettanti film, alcuni molto noti; la spiaggia di Colleville sur Mer, conusciuta universalmente come Omaha beach e’ lunga e profonda con una sabbia sottile, quasi impalpabile, l’oceano e’ calmo, l’acqua dona un piacevole fresco ai piedi, un vento freddo pulisce i pensieri in testa e mi consente di immaginare lo sbarco di migliaia e migliaia di soldati.
Credo che si possa solo lontanamente provare a comprendere ciò che può essere accaduto il giorno del D-Day Ho preferito rimanere un po’ sulla sabbia della spiaggia e godere la bella vista che la giornata limpida ci ha riservato pensando al sacrificio di tante persone che su quella spiaggia sono cadute e a quanti, tornati alle loro case, possano aver sofferto per l’esperienza.
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Cimitero Militare americano Omaha beach |
In quei prati ordinati, che sembrano il proseguimento erboso della sabbia sulla spiaggia, mi sono sentito molto solo, mi ha pervaso una condizione contemplativa, penso ci fosse veramente molto silenzio, dico penso perchè non mi sono ben reso conto se il silenzio esistesse realmente oppure fosse una mia, esclusiva, impressione.

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Cimitero inglese Bajeux |
Oltre a soldati britannici ci sono anche australiani, canadesi sudafricani neozelandesi, anche qui viene evidenziata la differenza religiosa: mussulmani, cristiani ed ebrei riposano vicini. L’unica considerazione che riesco a fare e’ di rammarico: purtroppo la storia e il sacrificio di tante persone non hanno insegnato nulla, oppure, non hanno insegnato nulla a chi governa gli stati i quali non ricercano strade diplomatiche e politiche per risolvere le loro controversie.
La storia si ripete, e si ripete nelle sue peggiori forme.
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Omaha beach Agosto 2014 |