Recentemente, su facebook ho letto un messaggio di un altro utente che condivideva un link a fianco
appariva una fotografia.
Guardo meglio la miniatura
che già mi aveva colpito, attentamente scruto e sobbalzo, “questa foto e’ mia,
l’ho scattata io”. Cosa ci fa qua?
Apro il collegamento e
qui la sorpresa maggiore: la foto e’ la mia, una foto a cui tengo molto, rappresenta
un ricordo della mia gioventù. Sono tanto legato a quella foto e il solo
pensiero che qualcuno abbia potuto prendermela senza chiederlo mi fa
arrabbiare. Racconto un po’ questo episodio e un amico mi suggerisce un metodo
per approfondire la ricerca e vedere se l’immagine può trovarsi anche in
qualche altro sito. La foto e’ stata PRESA 34 colte, apperò.
Qualche giorno fa mi
viene chiesta la mia possibilità’ di mettere a disposizione, per un’organizzazione
sindacale della mia città, una fotografia per una campagna contro le aperture
festive e domenicali dei negozi.
Accetto. Per bilanciare
la presa fraudolenta dirigo la mia attenzione alla stessa immagine sottratta. Riesco
a concedere una mia foto, la stessa foto, consapevolmente.
Ecco il risultato, e’
stata distribuita domenica in piu’ di cento copie.
ciao Enrico mi ricordo l'episodio però è bello che sei riuscito a bilanciarlo con questa iniziativa
RispondiEliminasarei interessato al metodo di ricerca per le ruberie di immagini così tanto per provare
ciao Matteo Turina