Si avvicina il 25 Aprile, é una festa laica, ma e' una festa molto importante che non deve essere dimenticata.
Molte persone hanno dato la vita o parte di essa per garantire un futuro più giusto e più libero a chi e' venuto dopo di loro, questo obiettivo lo stiamo perdendo, stiamo vanificando un sacrificio alto.
Un ricordo particolare va al mio nonno materno, Alfredo, nato nel 1904, padre di 5 figli, già nel 21 militava nel PCI, si e' impegnato nella sua pianura durante la Resistenza, a Novellara, paese dove era nato e nove e' nata mia mamma.
Mia mamma mi raccontava che pochi giorni prima della Liberazione alcuni uomini della brigata nera vennero a prelevare il nonno a casa, lui sapeva che mancava poco alla cacciata dei fascisti, e lo portarono via. In casa si sparse i terrore, non diedero nessuna spiegazione, e si temette il peggio. Dopo alcune ore il nonno torno' e gli animi famigliari si placarono, il federale del paese, conoscendo l'influenza del nonno, gli chiese un salvacondotto per fuggire, non so se mio nonno fosse in grado di darlo, ma gli disse di fare presto a scappare.
Il nonno Fredo (cosi' lo chiamavano in famiglia e gli amici) era un tipo massiccio, sicuro di se, mi ha sempre trasmesso una certa fierezza, intransigente, forse poteva sembrare anche malinconico, un tipo tenace. Ma sapeva essere anche dolce ed affettuoso, ricordo che aveva sempre le tasche piene di Golia, le caramelle gommose di liquirizia quelle piccole tonde, le dava a noi nipoti, ma credo che lui non le mangiasse mai, oppure lo faceva di nascosto.
Probabilmente e' stato lui a trasmettermi la passione per la liquirizia. Il nonno era nato agli inizi di Gennaio e tutti gli anni festeggiava il compleanno il 6, il giorno della Befana, cosi' potevamo esserci tutti. Sono riconoscente al mio nonno Fredo, per il suo impegno, per l'affetto e per le Golia.
Buon 25 Aprile
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